18 novembre 2022: Nuova guida via Francigena Renana: presentazione a Cernobbio - Villa Bernasconi ore 17:00

Date evento: 
Venerdì, Novembre 18, 2022 - 17:00
Luogo: 
Cernobbio (CO)

copertina nuova guida VFR

Venerdì 18 novembre, Cernobbio, Villa Bernasconi, Via Regina

ore 17:00

l'autrice  Ambra Garancini presenta la via Francigena Renana e la sua nuova guida. Si ringrazia per l'ospitalità il Comune di Cerrnobbio  




 

La Via Francigena Renana è la riproposta in termini moderni di un antichissimo percorso transalpino di collegamento fra la Valle del Reno e la valle del Po, fra il Nord Europa e la Pianura Padana attraverso gli spettacolari paesaggi alpini del Reno posteriore e dello storico celebre valico dello Spluga.

È un cammino di circa 300 km (15 tappe) da Coira (Canton Grigioni) al guado del Po a Corte Sant’Andrea (LO), dove si immette sulla via Francigena “classica” per Roma. È a pieno titolo una “francigena” (nata dall’area franco-germanica) perché un tempo realmente percorsa dai pellegrini che dal Nord si dirigevano verso Roma; è “renana” perché collega il Reno al Po, passando lungo importanti vie d’acqua: i laghi di Costanza e di Como, la rete fluviale lombarda, la rete irrigua della pianura lombarda.

Ma soprattutto, la Via Francigena Renana è la riscoperta completa di un grande asse viario storico della Lombardia per la prima volta riconnesso nella sua reale funzione ed importanza italiana ed europea.

E, per il nostro territorio, è finalmente la restituzione al paesaggio lariano della memoria e della struttura viaria di un suo antichissimo percorso storico: l’asse della antica via Regina lungo tutta la sponda occidentale del lago di Como.

Ecco come l’urbanista Albano Marcarini, pure sempre solo occupandosi di “sentieri” della Regina, ha espresso la straordinaria importanza di questo antico asse viario:

 

«La strada Regina è la prova materiale di come, da un’esile traccia selciata, si siano con il tempo prodotti episodi di cultura territoriale, insediamenti, forme del paesaggio, insigni opere d’arte e di architettura. Conoscerla e percorrerla lentamente è un’esperienza unica, consolatoria ed educativa. Consolatoria perché osservando queste meraviglie possiamo riconciliarci con il paesaggio e con la natura, educativa perché ci fa condividere la saggezza di tecniche tramandate nei secoli, sapienti nella loro concezione, nel loro dialogo con l’ambiente».

Era perciò assolutamente importante renderlo unitario, riconoscibile e ripercorribile.

Lo stesso si è fatto da Como a Seveso lungo derivazioni storiche secondarie, ricostruendo un asse storico non meno affascinante (il “Cammino di San Pietro Martire” o “antica Via Canturina”) e non meno importante, e poi, lo stesso per l’arrivo a Milano, per l’attraversamento della città, per il sud Milano, fino alla connessione con la Via Francigena “classica”. Il tutto ricomposto e riproposto per essere percorso a piedi (e in bici) da camminanti, o, meglio, “cittadini temporanei”, alla ricerca lenta e attenta della bellezza del nostro territorio e dell’intero territorio lombardo.

 

 

 

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