Appello di AMODO: 11 proposte per la fase due della ripartenza del Paese
L’ emergenza Coronavirus costituisce un duro colpo anche per la mobilità dolce e il turismo responsabile: un sistema che stava muovendo i suoi primi passi e che, rischia di tornare al punto di partenza. Anche la mobilità collettiva è a rischio di una forte riduzione dell’offerta e incremento dei costi che potrebbe produrre l’aumento del traffico motorizzato.
“Ripartire dalla mobilità a piedi ed in bicicletta, dalle ferrovie turistiche, la natura ed i piccoli borghi, il turismo lento tra le bellezze d’Italia – ha dichiarato Anna Donati, Portavoce della Alleanza AMODO - sono la soluzione per far ripartire il turismo, l’accoglienza locale e di lavoro, la fruizione della natura, in tempi di distanziamento sociale.”
Bisogna accelerare una transizione verso lo slow tourism coinvolgendo i territori, le Regioni, le Unioni Montane, i piccoli Comuni, le Province, gli Enti Parchi, le associazioni di volontari ed esperti del settore, delle imprese pubbliche e private. L’ obiettivo deve essere una offerta semplice e chiara per viaggiatori e turisti, con misure di sostegno immediate e di medio periodo
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PARTICOLARMENTE IMPORTANTI PER I CAMMINI:
PUNTO 4: Investimenti per realizzare il sistema nazionale dei Cammini e delle Vie storiche, con incentivi per l’adeguamento tecnologico e per il rispetto alle regole di distanziamento sociale. Valorizzazione di sentieri, cammini, trekking, passeggiate ed escursioni, curando la manutenzione, la segnaletica, la connessione digitale, la promozione, la assistenza
PUNTO 6: Potenziamento dell’accoglienza lungo le reti di mobilità dolce con agevolazioni, conferimenti e comodati gratuiti, utilizzando il patrimonio esistenti come caselli, stazioni
ferroviarie, depositi, patrimonio industriale dismesso, rigenerandoli e utilizzando i manufatti esistenti. In particolare, investimenti e agevolazioni a sostegno dell’ospitalità low cost in ordine alla sanificazione e nuovi allestimenti di distanziamento sociale. P
PUNTO 8: Digitalizzazione, connessioni efficaci per piccoli borghi e comuni, aree interne e montane, parchi e percorsi di mobilità dolce per favorire una fruizione su prenotazione ed in sicurezza. Ma anche per consentire lo smart working come forma di restanza e riducendo pendolarismo ed abbandoni dei territori interni. Sostegno ai Parchi Naturali ed Oasi per consentire l’adeguamento delle infrastrutture di accesso digitale per prenotare le visite, per adeguare l’accoglienza ed i servizi al distanziamento sociale.
Ecco gli ENTI PROMOTORI di AMODO