Quando, nel 1996, venne alla luce Villa dei Papiri, la Soprintendenza Archeologica di Ercolano e Pompei fece di tutto per mantenere in gran segreto il ritrovamento. Ma la notizia era troppo importante e, naturalmente, trapelò e fece subito il giro del mondo...
"La dimora dei Pisoni, conosciuta anche come Villa dei Papiri, che fino a quel momento era rimasta sepolta sotto la cenere e il fango di quel lontano agosto del 79 d.C., diventò così “la più grande scoperta del secolo”. Finalmente un momento di gloria per la piccola Ercolano, ma un momento di gloria anche per l’archeologo svizzero Carlo Weber, che nel lontano 1750 diresse i lavori di scavo voluti dai Borboni e disegnò la dettagliata pianta dell’antica città di Ercolanum. Compresa, naturalmente, la dimora dei Pisoni.
Oggi una piccola parte della Villa è stata restaurata e dopo le visite in anteprima concesse al presidente Carlo Azeglio Ciampi e a Carlo d’Inghilterra, é aperta a tutti. Anche se con alcune limitazioni. Fino ad oggi lo scavo ha interessato un’area di quattordicimila metri quadrati, di cui 1500 con opere monumentali. Ma ancora molto c’è da fare, perché la Villa, che ha una superficie paragonabile a quella di tre campi da calcio, si estende completamente sotto l’attuale centro abitato, a circa trenta metri di profondità.
Gli scavi voluti dal Soprintendente di Pompei, Pier Giovanni Guzzo, hanno riportato alla luce anche un grandioso sacello sacro, largo cinque metri e lungo venti, con un’abside rivolta verso il mare e la copertura a volta, costruito sopra un promontorio. Questa scoperta permette di ridisegnare il litorale dell’antica città perché estende il suo limite costiero oltre la linea tracciata dagli archeologi del ‘700 . Ciò ripropone l’ipotesi timidamente supposta fino ad oggi: la zona occidentale di Ercolaneum aveva dei terrazzamenti verso il mare, e sofisticate rampe di accesso portavano, superando un dislivello di 10 – 15 metri, alle verande e ai belvedere delle lussuose ville che 1922 anni fa si affacciavano sull’azzurro mare dI Neapolis"
Ma cos’ha di tanto straordinario la Villa dei Papiri, per diventare il cantiere archeologico più famoso del mondo?
Sotto allo strato di lava che ne ha conservato la struttura, dal 1752 gli archeologi hanno recuperato circa 2000 rotoli di papiro che potrebbero rivelare aspetti ancora sconosciuti dell’antica storia romana. Dal 1996 gli archeologi del consorzio ERPO ‘90 in collaborazione con i tecnici dell’Infratecna sono arrivati nel “cuore” di quella che fu la residenza “estiva” del suocero di Giulio Cesare, Lucio Calpurnio Pisone. Gli studiosi sperano di ritrovare altri preziosissimi rotoli di papiro, da aggiungere ai 1826 già recuperati, e conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Una vera e propria rassegna della filosofia greca, da Epicuro a Filodemo di Gadara."
https://www.fulltravel.it/guide/villa-dei-papiri-a-ercolano/16602
Per i soci UNO SPLENDIDO BREVE VIAGGIO DI SCOPERTA DI NAPOLI E DELLE SUE MERAVIGLIE SOTTERRANEE E ARCHEOLOGICHE, fra cui Ercolano e la Villa dei Papiri, il "cantiere archeologico più noto al mondo"
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Ingressi e visite guidate a: Reggia di Portici; Oplontis; Ercolano; Pompei. A Napoli il bellissimo Museo Archeologico e numerosi siti di Napoli sotterranea. Acquisto card cumulativa ingressi x tre gg ai monumenti della città. Pranzi e (indicativamente) cene libere.
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